Parole

Irresistibile

Irresistibile

Carla è simpatica, le piace il messaggino
Ciao, cosa fai nel weekend, lei manda il pollice
Le offro un aperitivo, quindi manda un orsetto e un gattino
Un paio di faccine, occhei, capito ciao.

Sara è bellissima, splendida serata
Belle parole fra noi, a casa mi porta lei
Vorrei accadesse qualcosa, lei è lì che mi guarda e non parla
Ma l’auto è sempre accesa, occhei, capito.

Voglio andare a scuola per conquistatori
Voglio tanti compiti e poi tanta pratica
In un’aula o in privato voglio l’ABC
Per ottenere anch’io l’abilitazione

Un corso accelerato di fascinazione
Datemi tanti compiti teoria ma anche pratica
A lezione o in privato voglio l’ABC
Per diventare anch’io irresistibile

Gianna è volubile, ha in testa tante cose
Viene a un concerto con me, balla e non smette mai
All’improvviso sparisce, poi riappare con birra e bassista
Fa anche l’occhiolino, non ho più dubbi

Voglio andare a scuola per conquistatori
Voglio tanti compiti e poi tanta pratica
In un’aula o in privato voglio l’ABC
Per ottenere anch’io l’abilitazione

Un corso accelerato di fascinazione
Datemi tanti compiti teoria ma anche pratica
A lezione o in privato voglio l’ABC
Per diventare anch’io irresistibile

Il Re del Rock'n'Roll

Noi, dopo cena, una canzone e un caffè
Qui, vieni accanto ho una cosa per te
Con la mano esperta gioco con la carta
Giro e assaggio poi una scintilla Fiamma brilla, parte il rock and roll

Poi si diffonde un profumo che è un po’ demodé
Tu, fra le nubi, stai planando con me
Mentre volo sbando, gira intorno il mondo
Dentro me una rivoluzione
Il cannone spara al rock and roll

È in arrivo la pallida, mi sdraio con le gambe in su
Tu mi accudisci, sei lucida, di dove sei di che tribù
Un mostro di tolleranza e quell’abitino frufrù
I miei occhi non ridono, piangono per l’autogol
Sento tamburi all’unisono, centomila decibel
Mangia il limone e riposa, caro il mio Re del Rock & Roll

È arrivata la pallida, sdraiato con le gambe in su
Tu mi accarezzi, sei morbida di dove sei di che tribù
Un mostro di tolleranza in un abitino frufrù
Gli occhi ancora non ridono, glissano sull’autogol
I miei tamburi si placano, morbidi quei decibel
Mangia il limone e riposa, caro il mio Re del Rock & Roll

Polpette

Comincia a prendere appunti che
Qualcosa d’importante ho da dirti
Ma quella faccia cos’è?
Ora no, non preoccuparti

Voglio dirti che mi sento come un ragazzino al primo amore
Come allora io penso e ripenso a ogni cosa che mi dici
Ogni espressione che tu hai
Se quel punto era una virgola o due punti chissà

Mi sa che tu di me ormai puoi fare tutto quel che vuoi
Magari tante polpette dopo che mi hai macinato
Fatti venire qualche idea e se non hai fantasia
Tira fuori il carbone e cucinami alla brace

E come allora ad un tratto
I giorni hanno un sapore diverso
E tutto ciò ch’era esatto
Non c’è più si è disperso

Non ricordo se mi piace di più la campagna o il mare blu
Di che cosa riempivo le giornate ed i sogni se ne avevo
Adesso ci sei solo tu
A scandire il tempo della vita mia

Mi sa che tu di me ormai puoi fare tutto quel che vuoi
Magari tante polpette dopo che mi hai macinato
Fatti venire qualche idea e se non hai fantasia
Tira fuori il carbone e cucinami alla brace

Ci vuole scienza

Ti guardi intorno, ci sei solo tu
Con discrezione ti avvicini
Un po’ ci speri ma lo sai
E poi lo apri con coraggio, quanto spazio

C’è la maionese, una mela in declino
Un limone avaro, sarde antiche lì in quell’angolino

Ci vuole scienza e decisione
C’è un verduraio un po’ più giù
Con l’esperienza, l’applicazione
Ci puoi riuscire perfino tu
Le vitamine e poi gli omega-3
Le proteine, il carboidrato
E quel deserto sterile rinascerà
Sembrerà un supermercato

Ci provi ancora, ché non si sa mai
Ti riavvicini circospetto
Se la memoria non t’inganna
Avevi almeno la verdura tanto sana, ma…

Sedano flessuoso, birre da compagnia
Tò c’è un cipollotto e dell’aglio con l’anoressia

Ci vuole scienza e dedizione
C’è un verduraio un po’ più giù
Con l’esperienza e l’intuizione
Ci puoi riuscire perfino tu
Le vitamine e poi gli omega-3
Le proteine, che farmacia
E qui ti stufi, sai che c’è
Hai fame ormai
Fai un salto in pizzeria

Qualcosa c'è

Credimi non è così piacevole
Farsi tanto male e non capirsi mai
Perché siamo sempre a caccia di un colpevole
E finiamo poi così
A lottare fra di noi

L’orgoglio sai ti rende insopportabile
E si scontra con la presunzione mia
Siamo fatti di difetti ma è impossibile
Aprire quella porta e poi
Senza dubbi andare via

Quel che ci lega
Va oltre i limiti
Di un fatto chiaro da spiegare
E delineare con facilità

Qualcosa c’è
D’invisibile e di grande fra di noi
Come un filo trasparente
Che non si spezza mai
Che non ci fa smarrire
Tra la folla nel rumore attorno a noi

A volte siamo due perfetti estranei
Nel silenzio senza il minimo fruscio
I rancori vanno avanti sotterranei
Lo vorremmo ma poi no
Non riusciamo a dirci addio
Quel che ci lega
Va oltre i limiti
Di un fatto chiaro da spiegare
E delineare con facilità

Qualcosa c’è
D’invisibile e di grande fra di noi
Come un filo trasparente
Che non si spezza mai
Che non ci fa smarrire
Tra la folla nel rumore attorno a noi

Quel che ci lega
Va oltre i limiti
Di un fatto chiaro da spiegare
E delineare con facilità

Qualcosa c’è
D’invisibile e di grande fra di noi
Come un filo trasparente
Che non si spezza mai
Che non ci fa smarrire
Tra la folla nel rumore attorno a noi
Qualcosa c’è
Che ogni volta ci sorprende si che c’è
Siamo angeli lontani
Per ritrovarci e poi
Stringerci le mani
Senza ombre in fondo al cuore uniti noi
Più vicini ancora noi

Piano piano

A cena io e te, da buoni amici
Complicità e poi un giro in bici
Come sempre ridi di me, sei chiacchierona
Ma poi vinco io, il fiato ti abbandona
Certe volte scarico la mia malinconia
E ti racconto un amore sbagliato
Oppure un altro che ho ritrovato
Anche solo nella fantasia

Piano piano comincio ad osservarti la mano
Il passo e quelle mosse che fai
Gli occhi un po’ distratti
Il disastro che sei, con gli spaghetti
Piano piano
Che poi, lo so, mi prende la mano
Mi piace quasi tutto di te
I piedini bianchi
I tuoi perché, l’ombra dei tuoi fianchi

Capita che rida di te, della tua innocenza
Ma poi tocca a me, ché ho detto una scemenza
Certe volte gioco con te e fingo gelosia
Se mi racconti un amore carnale
E invece oggi fa un po’ male
Forse spero in una bugia

Colori

Sorridono i muri di questa città con la pubblicità
Denti bianchi che se non li hai come fai
Telefoni che fanno sempre di più tu comprali e vedrai
La tua vita cambia e cambierai quel che sei


Quante furbissime illusioni
Vestite da splendide occasioni
L’idea geniale ce l’avrei
Su quei muri spargerei
 
Colori in libertà
Più giallo più allegria
Il bianco perché dia
Un pò di verità
Secchiate di un bel blu
E il cielo scende giù
Con la sua immensità
Perfino da toccare


Non posso resistere prendo il metrò
E torno a casa mia
Un minuto ancora non ci sto
Scappo via


Ma allora proprio non ho scampo
Sul mio condominio c’è uno shampoo
L’idea geniale ce l’avrei
Su quei muri spargerei
 
Colori in libertà
Più giallo più allegria
Il bianco perché dia
Un pò di verità
Secchiate di un bel blu
E il cielo scende giù
Con la sua immensità
Perfino da toccare

Ecologia

Tetrapak
è un gran signore, un uomo in frack
va col cartone
Depliant
plastificato, contaminato
è un imbroglione
Il peluche
fa tenerezza ma con tristezza
va in prigione

La bustina del te
è facile sì, come una passeggiata
va da sola
sopra il cibo si è adagiata
Il fondo del caffè la prende in parola

Separando il mondo penso a te
che trattieni giù in fondo i miei perché
Raccogliendo plastica io so già
Che cercando hai trovato verità
Niente più usa e getta o sociopatia
Sei la mia perfetta ecologia

Barbecue
è un po’ ingombrante, palesemente in
ricicleria
Chewing gum
è naturale ma non speciale
nel secco e via
Pluriball
è un imballaggio, lui fa buon viaggio
in argenteria

Il bicchiere non ha
nemmeno un po’ del rango di una bottiglia
mi dispiace
ma allo specchio lui assomiglia
salvarlo non si può, generico e pace

Separando il mondo penso a te
che trattieni giù in fondo i miei perché
Raccogliendo plastica io so già
Che cercando hai trovato verità
Niente più usa e getta o sociopatia
Sei la mia perfetta ecologia

Le mie stagioni colorate

I’m Back, Dear

You said that every day I’m on your mind
In your thoughts when I’m not there
If only I could hold you every day
Take a walk, or a drink we could share
I’m thinking I could leave my work now
A chance I could break the chain
I booked a ticket on the next flight home
So we will be together, again

Hey I’m back dear
Are you remembering me?
You look funny
And surprised
Hey I’m back dear
“Ain’t too soon to be back?”
Now it’s my turn
I’m surprised

I’m running down the hall and up the stairs
So that I can check in our room
You seem to think it’s too “soon to be back”
But for me it is never too soon
‘Cause I’d marry you tomorrow
If possible yesterday
But your voice is so unusual
Something is wrong but now it’s time for me to say

Hey I’m back dear
But it doesn’t add up
There’s somebody
Over there
You’re explaining
And I do understand
Not your cousin
That’s for sure

Hey I’m back dear
Now I do understand
That surprising
Has pros and cons
Coming back, dear
Better call in advance
You’ll make sure you
clean the room

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